Comunicato ai Lavoratori
Gruppo Comdata
Abbiamo preso visione, con sconcerto e stupore, della lettera inviata da Comdata in data odierna e riferita all’accordo raggiunto dalla stessa, da Vodafone e dalle OO.SS. in data 25 maggio u.s.. In tale comunicazione l’azienda, confermando quanto già previsto dall’accordo, ripropone correttamente il progetto di fusione per incorporazione ricordando che avverrà con le disposizioni previste dall’articolo 2112 del codice civile, cioè con il mantenimento dei trattamenti economico – salariali in essere.
Non si tratta, quindi, di una nuova apertura offerta dall’azienda ma della conferma di un accordo sottoscritto tra le parti e che vincola giuridicamente i sottoscrittori.
Nella stessa, l’azienda dichiara che la fusione per incorporazione avverrà solo a condizione che il contenzioso in essere sia ritirato. Tale indicazione è del tutto priva di fondamento e l’accordo sottoscritto non prevede nessuna condizione al processo di fusione che è, invece, finalizzato a tutelare l’insieme delle centinaia di lavoratori occupati presso Comdata Care.
Il testo dell’accordo è privo di condizioni pregiudizievoli al percorso di fusione, tema a lungo affrontato durante la trattativa, perché tale condizione era stata richiesta nel corso del confronto, con le OO.SS che hanno imposto una soluzione che non ponesse condizioni sospensive.
E’ evidente che la posizione assunta dall’azienda, priva di ogni effetto perché illegittima, è l’ennesima riprova dell’incapacità di affrontare e risolvere i problemi emersi, ricorrendo a ricatti e scorciatoie che non produrranno nessun risultato se non quello di aumentare le tensioni già esistenti.
La domanda che nasce spontanea è perché!
Appare evidente che Comdata non ha digerito l’accordo sottoscritto e dal giorno successivo ha iniziato a operare per far fallire un progetto che offre prospettive e futuro ai lavoratori coinvolti. La reazione a tali atteggiamenti sarà durissima. Se nelle prossime ore non sarà smentita la posizione assunta, sarà necessario avviare percorsi di tutela degli interessi dei lavoratori attraverso ricorsi giudiziari e iniziative di lotta.
Se c’è chi crede di poter risolvere i problemi di mercato causati dalla crisi mondiale, attraverso la delocalizzazione delle attività verso Paesi a basso costo del lavoro, abbandonando e scaricando i lavoratori che sino oggi hanno garantito i successi dell’azienda, si troverà di fronte a una risposta decisa e durissima che contrasterà con tutti gli strumenti l’assenza di responsabilità sociale messa in luce dal Gruppo Comdata.
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