Nell'ultima fase della Roma repubblicana (I secolo a.C.), la proscrizione assurse a strumento di lotta politica. Divenne infatti un metodo di eliminazione di massa (con l'esilio o la soppressione fisica) dei rivali politici o dei nemici personali, i cui beni venivano poi incamerati dall'erario pubblico o utilizzati per pagare i soldati delle legioni.
Anche Telecom Italia si adegua e tramite il suo dittatore Lucio Cornelio Silla chiede le liste dei disubbidienti.
Infatti tutti coloro che entro giugno non prenderanno le giornate di ferie, lasciandosene unicamente 5 giorni, dovranno essere inclusi in una lista che tamite e-mail drovà essere inviata al Cornelio di turno, presumibilmente per essere puniti.
Questa è la realtà che stanno vivendo alcuni territori e di conseguenza i lavoratori per quanto riguarda l'argomento ferie. La solita dittatura che annualmente si rinnova e che sarà attenzionata dalla parte sindacale che come sempre si attiverà in maniera diligente ma si troverà poi difronte a tutta una serie di cavilli non ultima la gettonatissima ESIGENZA DI SERVIZIO...
Alla faccia delle percentuali, del benessere, degli osservatori che vigilano sui lavoratori ci sarà sempre un'esigenza del "Chrysler",vera o presunta, che taglierà ogni tipo di diritto al dipendente. Ed allora hai voglia di fare proclami, comunicati e di adoperarsi alla lotta lecita e liberale, ci sarà sempre il Servizio che come un avvoltoio sarà pronto ad aggredire il corpo dei lavoratori. Ecco perchè bisogna intervenire ed attivarsi in maniera concreta affinchè la speculazione dell'esigenza di servizio non diventi l'arma ufficiale per poter contrastare il certosino lavoro che fanno giornalmente le Parti Sociali, e che da dodici mesi a questa parte viene usata a sproposito ed in maniera unilaterale dall'Azienda.
E la lotta continua...