21 giugno 2012

FIAT: Camusso, sentenza buona notizia, da Lingotto scelte inaccettabili


“Finalmente una buona notizia”. Così il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ha accolto la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato la FIAT per discriminazioni contro il sindacato dei metalmeccanici della CGIL a Pomigliano. La FIAT, infatti, dovrà assumere 145 lavoratori con la tessera FIOM CGIL, mentre 19 iscritti al sindacato avranno il diritto a 3mila euro per danno.
Per Susanna Camusso, “gli iscritti alla FIOM CGIL riacquistano così la loro condizione di lavoratori liberi di scegliere a quale sindacato iscriversi, senza che questo di per sè determini la perdita del rientro al lavoro nello stabilimento di Pomigliano”. “E' evidente - ha proseguito Camusso - come la sentenza dimostri quanto siano inaccettabili le scelte della FIAT, soprattutto per quanto riguarda l'essere il suo un modello autoritario che vuole cancellare il sindacato in ragione della critica al suo modello organizzativo”.
La sentenza, ha osservato ancora il numero uno della CGIL, “si basa giustamente sul principio della rappresentanza delle organizzazioni, che può e deve essere misurata. Un ulteriore contributo allo sviluppo dell'intesa del 28 giugno, che va rapidamente attuata e deve essere misura di tutti i confronti contrattuali, a partire dal rinnovo del contratto dei metalmeccanici”. Per questi motivi “chiediamo a Federmeccanica, che dovrebbe avviare il confronto con la categoria per il rinnovo del contratto, di affrontare in premessa il tema della rappresentanza e l'applicazione dell'accordo interconfederale, proponendosi l'obiettivo di realizzare davvero un contratto unitario per i lavoratori metalmeccanici”. Infine, ha concluso Camusso, “ci domandiamo: cosa attenda ancora il governo per intervenire e ripristinare le regole che la stessa costituzione prevede?”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla FIOM CGIL: “è stato riaffermato il diritto civile e democratico”. Con la sentenza, secondo Giorgio Airaudo, Segretario Nazionale FIOM CGIL, “si è ricostruito il diritto dei lavoratori di Pomigliano di scegliere liberamente il sindacato che vogliono e di non essere discriminati o selezionati nell'assunzione in base alla tessera sindacale che hanno”. “La FIAT - ha proseguito Aiuraudo - ha sbagliato e perso tempo, che avrebbe potuto dedicare a nuovi prodotti e alle vendite, a dividere i sindacati e i lavoratori. Il consenso - conclude - non si costruisce con l'autoritarismo”.