“Il problema rimane intatto” e serve “dare soluzioni a chi resta fuori, presto e senza ricominciare a dividere e fomentare guerre tra i poveri”. Così il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito alla firma del decreto sui 65 mila esodati.
“E' importante riconoscere i propri errori ma è ancor più importante volerli riparare”, afferma la dirigente sindacale sottolineando che “l'emanazione del decreto per soli 65.000 lavoratori lascia intatto il problema e, malgrado le rassicurazioni verbali, aggiunge ulteriore ansia a decine di migliaia di persone che sanno di essere escluse; così come produce incertezza e sconcerto in coloro che teoricamente sarebbero coperti ma che, per i criteri e le forzature adottate, si apprestano a partecipare ad una lotteria”.
Il governo, ricorda Lamonica, “afferma di voler dare soluzione a chi resta fuori: bene, lo faccia. Ma presto e senza ricominciare a dividere per tipologie ed a fomentare guerre tra poveri. Lo ribadiamo: la soluzione va trovata per tutti e se magari il ministro volesse passare dalle parole generiche ai fatti, potrebbe convocare il sindacato e ricominciare la discussione da dove è stata troncata, cioè dalla definizione di tutti gli aventi diritto. Noi intanto - conclude - continueremo il confronto, proficuamente iniziato, nella sede parlamentare”.
Esodati, firmato il decreto per 65.000. Governo: troveremo soluzioni per gli altri: Esodati, firmato il decreto... bit.ly/KRK9f2
— Adnkronos (@Adnkronos) Giugno 1, 2012