- Relazione -
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti i presenti all’iniziativa ed in particolare coloro i quali attraverso il continuo confronto e l’impegno quotidiano hanno fatto si che fosse possibile arrivare a questo convegno. Gli attori sociali di cui parlo sono senza dubbio i lavoratori e le aziende del settore.
Ringrazio inoltre i rappresentanti delle istituzioni ed i politici presenti che sono coloro che quotidianamente hanno recepito le istanze e si sono preoccupati di trasformarle in proposte ed iniziative politiche di governo.
Per una volta tanto, pur fotografando il peso e la misura della crisi in atto nel settore dei call center , non vorremmo parlare di soli numeri ma soprattutto di una attività che sviluppandosi ha dato modo alla collettività di potersi avvalere di una nuova e più efficiente rete di servizi, alle aziende di poter sviluppare nuove linee imprenditoriali ed ai lavoratori un impiego che nato come occupazione di passaggio verso una carriera migliore, in tempi di crisi, si è trasformato nel lavoro di una vita. Purtroppo una pessima letteratura, figlia del luogo comune, che è proliferata anche grazie alla moltiplicazione di imprese che si sono sviluppate nelle maglie di una legislazione di settore immatura ha determinata dalle capacità dell’impresa che organizza il lavoro e che più riesce a puntare sull’innovazione; era questa l’idea guida del tempo.